mercoledì 29 ottobre 2008
WWF: E' RECESSIONE ECOLOGICA - Nel 2035 servirebbe un altro pianeta
sabato 25 ottobre 2008
E SE RISCRIVESSIMO LA STORIA??
Allora... è tempo di iniziare a "sbugiardare" i cosiddetti esperti..
Il signor Giorgio Manzi, paleoantropologo dell'università "La Sapienza" di Roma, alla domanda rivolta a lui dal mensile FOCUS, se siano mai stati ritrovati reperti umani di giganti, a pagina 76 dice "No, ma non possiamo escludere che nella storia dell'uomo l'isolamento di una popolazione abbia portato a livello locale e per deriva genetica, a un aumento notevole delle stature..."
Peccato che qualche mese fa, su RAIDUE, il programma Voyager, ha mostrato lo scheletro di un gigante, di altezza intorno ai 7 metri. Gigante UMANO.
La Bibbia, e tutte le culture parlano di questi esseri, "figli dei figli di Dio e delle donne degli uomini" dice la Bibbia, gli "eroi" dell'epoca.
Vi propongo qui di seguito alcuni passi della Bibbia e le foto sopra pubblicato... ALLA FACCIA DEGLI ESPERTI!!! LA STORIA VA RISCRITTA!!!
Apro la Bibbia (le nuove versione uscite ultimamente) e vi propongo le varie parti citate dall’articolo.
GENESI 6, 4
“C’erano i giganti sulla Terra a quei tempi – ed anche dopo – quando i figli di Dio s’accostarono alle figliuole dell’uomo, e queste partorivano loro dei figli. Sono questi i famosi eroi dell’antichità.
DEUTERONOMIO 1,28
“Dove dobbiamo salire? I nostri fratelli hanno scoraggiato il nostro cuore dicendo ‘E’ un popolo più grande e alto di noi, le città sono grandi e fortificate fino al cielo. Vi abbiamo visto perfino gli Anakiti”
DEUTERONOMIO 2,10-11/20-21
“Prima vi abitavano gli Emim, popolo grande, numeroso e di alta statura come gli Anakiti. Anch’essi come gli Anakiti, erano considerati Refaim, ma i Moabiti li chiamarono Emim”.
“Essa era pure considerata terra di Refaim. Prima vi abitavano i Refaim, che gli Ammoniti chiamano Zamzummin. Popolo grande, numeroso e di alta statura come gli Anakiti, ma il Signore li sterminò innanzi afli Ammoniti che li spossessarono e li stabilirono al loro posto”.
DEUTERONOMIO 9,2
“…un popolo potente ed alto, i figli degli Anakiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: ‘Chi può resistere ai figli di Anak?’…”
DEUTERONOMIO 3,11-12
“Perché soltanto Og, re di Basan, sopravviveva dei Refaim; ecco il suo letto, un letto di ferro, si trova a Rabba dei figli di Ammon. Ha nove cubiti di lunghezza, quatro cubiti di larghezza, in cubiti ordinari. In quel tempo dunque ci siamo impadroniti di questa terra da Aroer sul torrente Arnon”.
NUMERI 13,33
“…vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro”.
1 CRONACHE 11,23
“Fu lui che uccise anche un egiziano dalla statura alta cinque cubiti, che teneva in mano una lancia come un subbio da tessitore; egli scese contro di lui con un bastone, strappò la lancia dalla mano dell’egiziano e lo uccise con la sua stessa lancia”
1 SAMUELE 17,4 (Il gigante Golia e Davide)
“… uscì dagli accampamenti dei Filistei un guerriero di nome Golia di Gat, la cui altezza era di sei cubiti e un palmo…”
CELENTANO-PROFETA AMBIENTALISTA IRROMPE SUL WEB
lunedì 6 ottobre 2008
I SOLDI NON SONO NULLA!!!!!
Incredibilmente questa volta sono d'accordo con le affermazioni del Papa. Qualche giorno fa aveva lanciato un medievale appello sui contraccetivi, oggi invece ha detto: "I SOLDI NON SONO NULLA, SOLO LA PAROLA DI DIO E' UNA SOLIDA REALTA' ". http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_787306256.html
Meno male che ogni tanto qualcuno mi da ragione. Fino a stamattina ero l'unico cretino che lo affermava.
I soldi sono illusioni umane, non hanno alcun valore, se non quello dato da noi. Se dessimo valore alle sedie, anzichè a dei pezzi di carta?? Sarebbe la stessa cosa. Il loro originario valore è stato SMANTELLATO dopo la crisi del '29, creata anche quella, come quella odierna, per degli scopi ben precisi. All'epoca sequestrarono tutto l'oro degli americani, e il dollaro da convertibile in oro, divenne convertibile al nulla... ovvero CARTA STRACCIA... Oggi la situazione si sta ripetendo, gli USA probabilmente la prenderanno come scusa per inserire una nuova moneta, valida per il Nordamerica... ulteriore passo verso il NUOVO ORDINE MONDIALE. Progetto antico degli illuminati. Ovviamente mi prenderete per pazzo, ma non m'interessa.
Che finalmente questo impero dell'illusione stia per cadere?
Domanda retorica, chi si guarda dentro, o chi si informa su internet sa, alla faccia degli esperti dei tg, che qualcosa di grosso e sconvolgente sta per accadere. Siamo solo all'inizio.
Declino sul piano economico, politico, sociale. Il 50% delle api che sta morendo, con le conseguenze che molti di voi sapranno. Il sistema solare è apparentemente impazzito. Il campo magnetico della Terra sta diminuendo vertiginosamente, la Terra sta rallentando la sua rotazione, la frequenza Schuman aumenta, le tempeste solari sono quasi inesistenti (ma ne è prevista una molto forte per il 2012... data a caso...), alcuni dati parlano di un decimo pianeta, confermando i documenti Sumeri, profezie cattoliche (Madjugorie) e non (Maya, antichi popoli africani e asiatici, antichi popoli sudamericani, ma anche vari contattisti odierni) parlano di un imminente colpo di scena. E non sarà piacevole per molti... insomma, il minestrone è già sul fuoco.
Francesco
sabato 4 ottobre 2008
Dal libro: "Così parlò Padre Pio"
Illuminati e Nuovo Ordine Mondiale
Beato chi ha l'ADSL.
http://it.youtube.com/watch?v=ZcakY-gJpbA&eurl=http://www.disinformazione.it/trattato_lisbona.htm
http://it.youtube.com/watch?v=11F9qDT3hXE
giovedì 2 ottobre 2008
Ghiacci polari che si sciolgono, neve su Marte, esagoni su Saturno e macchie su Giove. Il 2012 si avvicina e per la scienza è tutto inspiegabile
Quest’estate i giornali titolavano così: “L'Artico può essere circumnavigato, è la prima volta in 125mila anni” L’articolo spiegava che per la prima volta a memoria d'uomo sarà possibile circumnavigare l'intero Polo Nord. «Foto satellitari scattate due giorni fa mostrano che lo scioglimento dei ghiacci verificatosi la settimana scorsa ha finalmente aperto contemporaneamente sia il favoleggiato Passaggio a Nord-Ovest che il passaggio a Nord-Est. A dimostrarlo sono immagini scattate da satelliti NASA. Il Passaggio Nord Ovest, nel territorio canadese, si è aperto nello scorso fine settimana, mentre l'ultima lingua di ghiaccio che ostruiva il Mare di Laptev, in Siberia, si è disciolta qualche giorno dopo.»
Un evento clamoroso che, se da un lato corona il sogno secolare di generazioni di esploratori, navigatori e viaggiatori, dall'altro rappresenta un preoccupante segnale dell'accelerarsi del processo del riscaldamento globale. Negli scorsi decenni, in varie occasioni si è verificata la situazione dell'apertura dell'uno o dell'altro passaggio ma mai era accaduto che entrambe le due misteriose porte dell'artico si dischiudessero simultaneamente. Questo è solo l'ultimo segnale della crisi dell'intero ecosistema artico. Solo poco tempo fa, il National snow and ice data center (NSIDC) statunitense aveva informato che quest’anno l'estensione globale del ghiaccio artico è prossima a battere il record negativo, dello scorso anno, di 4,14 milioni di chilometri quadrati: un valore inferiore di oltre un milione di metri cubi al record precedente, fissato nell'estate 2005. In due anni, i ghiacci del Polo Nord si sono ritirati per un'estensione grande quattro volte l'Italia.
L’estate del 2008, i turisti sono stati fatti evacuare dal Parco Nazionale Auyuittung, nell'Isola di Baffin, la grande isola del Nunavut canadese situata a occidente della Groenlandia, a causa dello scioglimento dei ghiacci: "Auyuittung", in lingua inuit, significa "terra che non scioglie mai"... E sempre estiva è la notizia che nove orsi polari, rimasti senza habitat, sono stati visti nuotare in mare aperto, dopo un immenso crollo nel ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, in un'area che si riteneva ancora immune dagli effetti del global warming. Ma è la simultanea apertura del Passaggio Nord Ovest, intorno al Canada, e del Passaggio Nord Est, intorno alla Russia, a costituire un vero e proprio choc. Non accadeva, secondo i climatologi, da almeno 125mila anni. Dall'inizio dell'ultima era glaciale erano rimasti entrambi bloccati: nel 2005 si era aperto solo il Passaggio Nord Est, l'estate seguente era accaduto il contrario.
«I passaggi sono aperti, è un evento storico, ma con il quale dovremmo abituarci a convivere nei prossimi anni», ha confermato il professor Mark Serreze, uno specialista di mari ghiacciati del NSIDC, sottolineando però che le autorità marine dei Paesi interessati potrebbero essere riluttanti ad ammetterlo, per evitare di essere citate a giudizio dalle compagnie di navigazione, le cui imbarcazioni dovessero incontrare ghiaccio e subire danni.
Gli armatori però sono tutt'altro che disinteressati. Il “Beluga Group” di Brema, ad esempio, ha già fatto sapere che manderà navi dalla Germania al Giappone via Passaggio Nord Est, con un taglio netto di 4000 miglia nautiche, quasi 7.500 km , rispetto alla rotta tradizionale. E il premier canadese Stephen Harper ha già fatto sapere che chiunque volesse attraversare il Passaggio Nord Ovest dovrebbe fare riferimento ad Ottawa: un punto di vista, questo, che non piace agli USA, che considerano quella parte di Artico acque internazionali. I climatologi però rimarcano che simili dispute potrebbero essere irrilevanti, se il ghiaccio continuasse a sciogliersi al ritmo attuale. In tal caso, infatti, sarebbe possibile navigare direttamente attraverso il Polo Nord, completamente liberato dai ghiacci. Evento questo, che fino a poco tempo fa si riteneva possibile che dal 2070. Ora, però, molti studiosi indicano il 2030 come l'anno entro il quale l'Oceano Artico sarà completamente fluido in estate, mentre uno studio del professor Wieslaw Maslowski, della Naval Postgraduate School di Monterey, California, arriva a concludere che già dal 2013 il mare sarà completamente aperto da metà luglio a metà settembre. Il "punto di rottura", l'evento che ha ulteriormente accelerato il processo di scioglimento, è costituito dalla perdita-record di massa ghiacciata, dello scorso anno: le masse solide sono scese a un livello che non si attendeva fino al 2050, mandando all'aria tutti i calcoli prodotti fino a quel momento.
È di poco fa la notizia, alquanto sconcertante, della neve su Marte. Fino a ieri gli scienziati della NASA o gli esperti di astronomia di tutto il mondo, alla domanda se su Marte fosse possibile una bella nevicata, vi avrebbero risposto di no, accompagnando la loro affermazione scientificamente sicura al 100% con una smorfia di compatimento e l’atteggiamento superiore di chi spiega al nipotino un po’ lento nell’apprendere le cose fondamentali della vita. Pochi giorni fa, lo shock. Nevica su Marte, evento ripreso sia dalle sonde orbitali che da quelle sul suolo marziano, come la Phoenix. L ’evento è circoscritto a poche zone, e la neve si è sciolta prima di toccare terra, ma l’evento, stimato come “assolutamente impossibile” dagli astronomi, ha lasciato tutti di stucco. «Non si è mai visto niente del genere su Marte prima d'ora - ha dichiarato Jim Whiteway, docente di ingegneria spaziale dell'università di York, a Toronto (Canada) - ora siamo alla ricerca di possibili segni lasciati in passato dalla neve sul terreno». Il primo passo è stato cercare le tracce di antiche nevicate marziane nei campioni di terreno analizzati dal laboratorio Tega (Thermal and Evolved Gaz Analyzer) a bordo di Phoenix: i dati, rileva la Nasa , mostrano la presenza di carbonato di calcio e particelle simili a terra argillosa. «Sulla Terra la maggior parte dei carbonati e dell'argilla si sono formati solo in presenza di acqua liquida. Questo - secondo l'esperto - potrebbe confortare l'ipotesi di precipitazioni anche sul suolo di Marte».
Insomma gli scienziati “ufficiali” e accademici sono sempre pronti a smentire le ricerche di frontiera di chi cerca di trovare spiegazioni innovative e alternative a quelle ufficiali, salvo poi rimanere letteralmente senza parole e senza spiegazioni di fronte all’imprevisto. Persino sul sito della NASA, al riguardo, oltre una stringata spiegazione degli eventi, appare solo un laconico «Le analisi sono ancora in corso».
In ogni caso, nel 2006 il telescopio spaziale "Hubble" individuò una seconda formazione lenticolare non lontano dalla Macchia Rossa e di dimensioni sensibilmente minori, che ricevette il nome di Red Spot Jr. Ma recenti osservazioni ne hanno messo in evidenza pure una terza, segnalata da Andrei Cheng dell'università John Hopkins: come è possibile che nell'arco di pochi anni siano apparsi questi oggetti la cui formazione chiama in gioco notevoli energie? E come si verifica tutto ciò? Il clima di Giove sta cambiando, forse è tutta l'atmosfera del pianeta che si scalda, come avviene oggi sulla Terra, dove si registra un notevole aumento di intensità e di numero degli uragani. C'è un perché di queste variazioni climatiche del gigantesco Giove? Forse le nuove macchie ci aiuteranno a capirlo, e non si esclude che possano fondersi, dando luogo a una macchia grandissima, come quelle talvolta apparse e osservate a lungo su Saturno, altro pianeta su cui si scatenano tali uragani. Quanto alle colorazioni rossastre, vengono attribuite a vapori di zolfo.
«Siamo però ancora lontani - dice Pierre Drossart, astronomo dell’Osservatorio di Parigi - dall’aver compreso la genesi dei vortici polari di Venere: qui la Forza di Coriolis è debolissima, e certamente ciò ha a che vedere con i due lobi in cui si suddivide il ciclone, formando i suoi due “occhi”. Il meccanismo preciso tuttavia ci sfugge».
Passa un anno e nel Marzo del 2007, sempre la sonda Cassini mostra le incredibili immagini di un nuovo uragano su Saturno, talmente grande da includere tutto il proprio polo nord. Ma la cosa incredibile è che questa volta la formazione ciclonica è di forma esagonale! «È una cosa molto strana, il ciclone ha una forma geometrica assolutamente precisa presentando 6 lati praticamente di proporzioni perfettamente identiche», affermò allora Kevin Baines, esperto atmosferico e membro del team che curava lo spettrometro ad infrarossi della sonda Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA, a Pasadena. «Non abbiamo mai visto niente del genere su nessun altro pianeta. Anzi, la densa atmosfera di Saturno è dominata da onde che plasmano le nubi in modo circolare e celle convettive che fanno lo stesso lavoro, per cui è forse il pianeta del sistema solare in cui meno ti potresti aspettare l’apparizione di una formazione ciclonica in forma di una precisa figura geometrica a sei facce. Eppure è lì».
In che mani siamo? I sedicenti scienziati della NASA e dell’ESA che sono convintissimi di aver compreso ormai quasi tutto del nostro Sistema Solare e del ciclo vitale dei pianeti, ora balbettano frasi sconnesse, tutti allo stesso modo, scioccati da comportamenti planetari per loro assurdi. Eppure gli antichi sapevano che i pianeti sono paragonabili a degli esseri viventi, con dei loro ritmi vitali, e che ogni cosa nell’universo è collegata, specie i pianeti e le stelle. Per gli indiani d’America, ogni cosa, pianta, persona, animale e corpo celeste formano un tutt’uno. E i cambiamenti previsti dalle profezie Maya per il 2012 stranamente stanno collimando con un cambiamento climatico contemporaneo di tutti i pianeti del sistema solare. Forse un caso, forse un’evento isolato e scientificamente spiegabile. A tutt’ora, però, la scienza non sa dare risposte, né formulare teorie. A noi rimane solo di osservare il cielo con fiducia, aspettando il sorgere di un nuovo Sole.